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MONETA CELEBRATIVA

LOTTA CONTRO IL CANCRO

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1989.

LEGISLAZIONE:       

LEGGE     21 novembre 1957, n. 1141    

D.P.R.       06 luglio 1989

D.M.          12 settembre 1989

 

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

Una giovane donna rappresenta la medicina, che con una mano regge il bastone di Esculapio, che si fonde con la struttura del DNA. In giro, “REPUBBLICA ITALIANA” ed un quadrilatero posto fra le due parole. Sotto, lungo il bordo, il nome dell’autore “COLANERI”.

 

ROVESCIO:

Simbologia della ricerca scientifica. In alto, la scritta “LOTTA CONTRO IL CANCRO”. Sotto, il millesimo “1989” ed il segno di Zecca “R”. In esergo, il nome dell’autore “DRIUTTI” ed il valore della moneta  “LIRE 500”.  

BORDO:

Scritta in rilievo, “REPUBBLICA ITALIANA”.

CARATTERISTICHE TECNICHE

etallo

Titolo

Diametro

Argento

835/ml. +/- 3/ml.

29 mm.         

Peso

Valore

Zecca

11 gr. +/- 0,055

£ 500    

R

TIRATURA:

Nr. 46.385 in FDC e Nr. 7.598 a FS

AUTORI:

Maria Carmela COLANERI e Eugenio DRIUTTI

                    

“LOTTA CONTRO IL CANCRO”

Non v’è dubbio che la parola cancro, da sola, evochi in ciascuno di noi un sentimento di disagio tristemente associato, non poche volte a penosi ricordi personali.

Negli ultimi anni, tuttavia, qualcosa è mutato anche nella reazione emotiva verso questa malattia e la sensazione che essa comincia a divenire più controllabile prende a farsi strada nell’animo di molti.

Nei Paesi occidentali, il numero di uomini e donne colpiti da tumore maligno sono aumentati ogni anno del 2%, ma, a ben guardare, il numero dei morti per questa malattia è andato invece aumentando dello 0,9% e ciò significa, evidentemente, che la guaribilità di questa malattia è cresciuta.

La guaribilità di una malattia dipende in primo luogo dalla conoscenza delle sue cause e, successivamente, dalla possibilità di agire su di loro.

Gli obiettivi della ricerca sul cancro sono fondamentalmente: la scoperta di sistemi di prevenzione, lo studio della biologia, il miglioramento dei mezzi di diagnosi e il potenziamento delle terapie.

In Italia questo tipo di studi ha una solida tradizione e fra i suoi maggiori successi vanno ricordati: la scoperta delle antacicline, il peptichemio, la chemioterapia aggiuntiva e la chirurgia conservativa nel carcinoma mammario.

Si sta poi sviluppando l'immunoterapia, un metodo per corroborare il sistema immunitario che, da solo, non riesce a contrastare il male: l’interferone, l’interleuchina, sono sostanze che attivano i linfociti, molto aggressivi contro il cancro.

Studiare di più per capire di più e curare meglio questo è l’obiettivo ultimo della ricerca sui tumori, e questo deve proporsi un Paese che voglia essere moderno e civile.