|
MONETE CELEBRATIVE “IX° CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA ” Coniate
dalla Zecca di Roma nell’anno 1988.
N.d.A. – La particolarità della triplice
emissione, evento senza riscontro nel passato, nasce dall’importanza che lo
Stato ha inteso attribuire alla celebrazione di quella parte di scienza a cui ha
attinto nei secoli la cultura di tutto l’Occidente. Gli elementi figurativi delle tre monete sintetizzano le ragioni del primato dell’Università di Bologna: una tradizione ricchissima di celebrati maestri e allievi, unita al fervore di una città illustre, custode del proprio Studium.
“IX°
CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA” Deve la sua origine alla scuola di grammatica e
retorica che fiorì a Bologna sino al secolo XI° e nella quale s' insegnavano
anche elementi di diritto romano. L’importanza
sempre crescente di questo centro di studi, che tra i suoi primi maestri
annovera il grande Irnerio, è confermata da un decreto imperiale del XII°
secolo con il quale vengono riconosciute le corporazioni degli scolari e i loro
privilegi. I
maestri ed il rettore erano pagati dagli studenti, che provenivano da ogni parte
d’Italia e d’Europa e, nello Studio (Universitas scolarium), avevano grande
autorità. Agli
inizi del secolo XIV° si affiancarono ai giuristi e ai grammatici gruppi di
artisti, mentre, nel collegio di medicina, Mondino dei Liuzzi, sostenendo la
dissezione dei cadaveri, conferiva all’Ateneo bolognese il primato
dell’insegnamento della medicina. Nella
stessa epoca il Comune assunse su di se l’onere degli emolumenti ai maestri e
un secolo dopo fu costruito l’Archiginnasio, un edificio pubblico destinato a
raccogliere gli insegnamenti di tutte le discipline. Primo
fra tutti gli Atenei d’Europa e modello, insieme con quello di Parigi, ai
centri universitari più famosi quali Padova e Oxford,lo Studio bolognese
attraverso i secoli ha accolto studiosi di gran fama in ogni campo del sapere.
|