MONETE CELEBRATIVE

IX° CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA

Coniate dalla Zecca di Roma nell’anno 1988.

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     21 novembre 1957, n. 1141

LEGGE     05 maggio 1976, n. 325

LEGGE     24 dicembre 1951, n. 1405

D.P.R.       28 marzo 1988

D.M.          15 giugno 1988

 

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

£ 500 

£ 200 

£ 100 

Busto di studente di fronte, tratto da una scultura del XIV° secolo. Leggenda circolare “REPUBBLICA ITALIANA” e una stella a cinque punte. Sotto  il  busto,  il  nome   dell’autore “E.L. FRAPICCINI”.

 

ROVESCIO:

£ 500 

 

 

 

 

ROVESCIO:

£ 200

 

 

 

 

ROVESCIO:

£ 100 

BORDO:

£ 500

£ 200 

£ 100 

Immagine di docente in cattedra, da un antico bassorilievo. In giro, “ALMA MATER STUDIORUM SAECULARIA NONA” e una stella a cinque punte. A destra, nel campo, il segno di Zecca “R”. Sotto, il valore  della  moneta “L. 500” e il millesimo “1988”.

 

In una cornice ovale è riprodotta una scultura dell’VIII° secolo con architettura di S. Petronio, delle due Torri e del Nuovo Palazzo Comunale. A destra sul campo, il segno di Zecca “R”. In giro, “ALMA MATER STUDIORUM SAECULARIA NONA”. Sotto la cornice,  “L. 200” e il millesimo “1988”.

 

La Torre dell’Osservatorio eretta a Bologna  nel 1712. In giro, “ ALMA MATER STUDIORUM SAECULARIA NONA”.  A destra, il segno di Zecca “R”.  Sotto,  “L. 100”  ed in basso, il millesimo “1988”.

 

In rilievo, “BONONIA DOCET MCMLXXXVIII”.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Valore

Peso

Diametro

£ 500

11 gr. +/- 0,055

29 mm.

£ 200

5 gr. +/- 0,100

24 mm.

£ 100

8 gr. +/- 0,200

27,8 mm.

Metallo

Titolo

Zecca

Argento

835/ml. +/- 3/ml.

R

 

TIRATURA:

Nr. 68.022 in FDC e Nr. 12.728 a FS

AUTORE:

Ettore Lorenzo FRAPICCINI

N.d.A. – La particolarità della triplice emissione, evento senza riscontro nel passato, nasce dall’importanza che lo Stato ha inteso attribuire alla celebrazione di quella parte di scienza a cui ha attinto nei secoli la cultura di tutto l’Occidente.

Gli elementi figurativi delle tre monete sintetizzano le ragioni del primato dell’Università di Bologna: una tradizione ricchissima di celebrati maestri e allievi, unita al fervore di una città illustre, custode del proprio Studium.

“IX° CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA”

Deve la sua origine alla scuola di grammatica e retorica che fiorì a Bologna sino al secolo XI° e nella quale s' insegnavano anche elementi di diritto romano.

L’importanza sempre crescente di questo centro di studi, che tra i suoi primi maestri annovera il grande Irnerio, è confermata da un decreto imperiale del XII° secolo con il quale vengono riconosciute le corporazioni degli scolari e i loro privilegi.

I maestri ed il rettore erano pagati dagli studenti, che provenivano da ogni parte d’Italia e d’Europa e, nello Studio (Universitas scolarium), avevano grande autorità.

Agli inizi del secolo XIV° si affiancarono ai giuristi e ai grammatici gruppi di artisti, mentre, nel collegio di medicina, Mondino dei Liuzzi, sostenendo la dissezione dei cadaveri, conferiva all’Ateneo bolognese il primato dell’insegnamento della medicina.

Nella stessa epoca il Comune assunse su di se l’onere degli emolumenti ai maestri e un secolo dopo fu costruito l’Archiginnasio, un edificio pubblico destinato a raccogliere gli insegnamenti di tutte le discipline.

Primo fra tutti gli Atenei d’Europa e modello, insieme con quello di Parigi, ai centri universitari più famosi quali Padova e Oxford,lo Studio bolognese attraverso i secoli ha accolto studiosi di gran fama in ogni campo del sapere.

Negli ultimi cent’anni, per esempio, la cattedra di letteratura italiana è stata occupata dal Carducci e dal Pascoli; quella di fisica da Augusto Righi, quella di medicina da Augusto Murri.