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Premiato alla biennale di Venezia per il bronzo
“Ex Natura Ars”; medaglia d’oro a Monaco di Baviera per l’opera in marmo
“Giovinezza”, ora esposta alla Galleria Nazionale di Arte Moderna. Per onorare la memoria, la “Scuola dell’Arte
della Medaglia” presso la Zecca dello Stato è intitolata a suo nome. Non è soltanto il merito di aver contribuito alla
rinascita dell’arte della moneta e della medaglia in Italia che ha portato
Giuseppe Romagnoli in primo piano fra gli autentici valori nazionali poiché
egli, ancor prima di occupare la cattedra di direttore e di insegnante nella
“Regia Scuola della Medaglia” in Roma, di nuova istituzione, s’era fatto
apprezzare quale scultore di non comune valore attraverso le opere che aveva
presentato nelle più importanti esposizioni italiane e straniere. Perciò Giuseppe Romagnoli è giustamente
riconosciuto per un valente artista il quale, volendo ampliare la sua attività,
si è contemporaneamente dedicato alla medaglia ed alla moneta sentendosi
capace, per attitudine e volontà, di affrontare anche questa prova che ha
procurato agli artisti italiani la gioia di conquistare il primato sugli
stranieri. Nel 1965, l’A.I.A.M. (Associazione Italiana
Amici della Medaglia) ha dedicato a Romagnoli la sua medaglia annuale, su
modello di Pietro Giampaoli. Intorno al busto del maestro gira questa leggenda:
“Giuseppe Romagnoli Decano dei Medaglisti Mondiali”. Se pensiamo che Romagnoli ha operato, per non
calcolare gli anni dei suoi studi artistici, dal 1896 al 1988 e cioè per 70
anni e più, dobbiamo senz’altro convenire che ben gli spetta il titolo di
decano e la dimensione mondiale. Debbo aggiungere che l’attività di Giuseppe
Romagnoli è stata sempre febbrile e cioè egli non si è mai concesso sosta
alcuna, per cui la produzione, specie nel campo della moneta e della medaglia,
è stata realmente imponente. Vorrei, inoltre fare un cenno sulla sua attività
di scultore nel grande e nel pieno formato. Forse questa sua attività è
ignorata dai più, perché la sua produzione di monete e di medaglia ha preso
tale sopravvento, da oscurare lo scultore, ma è un' attività quella che merita
una particolare considerazione e attende di essere collocata nel giusto livello. Giuseppe Romagnoli scultore, appartiene più alla
fine dell’Ottocento che al nostro secolo, come classificazione stilistica, ma
le sue intuizioni, le sue emozioni, erompono con impulsi così sinceri, quasi
spontanei, direi quasi entusiastici, che lo pongono al di fuori di ogni
classificazione, sicché la sua personalità merita di essere considerata a se
stante. Tra le sue opere più significative vanno
ricordate: -
il “Gruppo” in marmo su Ponte Vittorio Emanuele in Roma; -
tre “Monumenti Funebri” nella Certosa di Bologna; -
il gruppo bronzeo “Terra Mater”; -
una delle “Glorie” d’altorilievo al Vittoriale di Roma; -
la statua in marmo “Il Crepuscolo”, ora al comune di Bologna. Nella monetazione repubblicana è presente anche
con le monete emesse nel 1950 per la “Amministrazione Fiduciaria della
Somalia”. |