MONETA COMMEMORATIVA

“250° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ANTONIO VIVALDI  

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1991. * 

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     21 novembre 1957, n. 1141

D.M.           11 febbraio 1991 

 

DESCRIZIONE 

 

DIRITTO:

 

Ritratto di Antonio Vivaldi con violino. Sullo sfondo, il Palazzo Ducale ed un pentagramma, In giro, a destra, “REPUBBLICA ITALIANA “ ed in basso, il nome dell’autore “COLANERI”.

 

ROVESCIO:

Composizione comprendente elememti  figurativi ed architettonici di Venezia, tra una partitura caratteristica vivaldiana ed il monogramma del musicista. In alto, in giro, “MUSICO DI VIOLINO E MAESTRO DE CONCERTI”. A sinistra, le date dell’anniversario della morte del commemorato:“1741-1991” e la lettera “R”, per indicare la Zecca di Roma.  In basso, il valore nominale della moneta “L. 500”.

 

BORDO:

In rilievo, “ANTONIO VIVALDI 1741 – 1991”.

CARATTERISTICHE TECNICHE 

Valore Peso Diametro

£ 500

11 gr. +/- 0,055

29 mm.

Metallo

Titolo Zecca

Argento

835/ml. +/- 3/ml.

R

 

TIRATURA:

Nr. 54.000 in FDC e Nr. 11.000 a FS

AUTORE:

Maria Carmela COLANERI

 

 *  Inclusa nelle serie divisionali 1991, confezionate dalla Zecca per

 

            

“250° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ANTONIO VIVALDI” 

Antonio Vivaldi, musicista (Venezia 1678 – Vienna 1742)*, è stato forse il più grande compositore di musica strumentale che abbia avuto l’Italia.

Occupò molte cariche musicali: fu maestro di coro e poi di violino presso l’Ospedale della Pietà in Venezia, quindi maestro di cappella presso il langravio di Assia-Cassel, a Milano, a Roma, nuovamente a Venezia e a Ferrara. La fluidità della linea melodica, l’estrema vivacità del tessuto orchestrale conferisce alla musica di Vivaldi una personalizzazione unica, sconosciuta anche ai suoi contemporanei.

Inoltre il rilievo dato ai singoli strumenti in molte composizioni lo annovera precursore del moderno concerto solista.

La produzione di Vivaldi è immensa: comprende una quarantina d' opere teatrali, numerosi oratori e soprattutto un enorme numero di concerti.

Il meglio finora a noi noto, della sua produzione strumentale si condensa nei cicli intitolati “L’estro armonico”, “La stravaganza”, “Il cimento dell’armonia e dell’invenzione”, “La cetra”, “Il pastor fido”, mentre sono tornati alla più vasta e meritata popolarità i quattro concerti detti “Le quattro stagioni” e i “Sei concerti per flauto e archi”.

Nella ventina di partiture operistiche spicca “La fida Ninfa”, ricca di accenti vocali inusitati nel panorama del Settecento italiano.

 

* Le date di nascita e morte di Vivaldi sono incerte.