MONETA CELEBRATIVA

“RIAPERTURA DELLA BASILICA DI SAN FRANCESCO DI ASSISI E DELLE PORTE DELLA CITTA’  

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1999. 

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     03 dicembre 1993, n. 500

D.M.      10 novembre 1999 

 

DESCRIZIONE 

 

DIRITTO:

 

La facciata della Basilica della sepoltura dell’homo christianissimus, come San Bonaventura definì San Francesco. L’immagine della facciata è, naturalmente, quella della Basilica Superiore costruita tra il 1230 ed il 1239. In giro, da sinistra verso destra, la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”. Sotto, a destra, il nome dell’autore “MAURI”.

 

ROVESCIO:

Lo splendido rosone preso dalla facciata della Basilica Superiore ed in giro, lungo il bordo, la scritta “100 MILA LIRE”, il millesimo “1999”,  una stella ed il segno di Zecca “R”.

 

BORDO:

Godronatura.

CARATTERISTICHE TECNICHE 

Valore Peso Diametro

£ 100.000

15 gr. +/- 0,075

25 mm.

Metallo

Titolo Zecca

Oro

900/ml. +/- 3/ml.

R

 

TIRATURA:

Nr. 5,047 a FS

AUTORI:

Roberto MAURI

 

                            

 

“RIAPERTURA DELLA BASILICA DI SAN FRANCESCO DI ASSISI E DELLE PORTE DELLA CITTA’” 

Due anni dopo la morte del Poverello, avvenuta il 4 ottobre 1226, ebbe inizio la costruzione di una grandiosa Basilica, cui sovrintendette con vigore frate Elia, il primo successore di Francesco.

Ancora incerta è la reale successione dei lavori di edificazione. Fondata su un crinale scosceso,  si è ipotizzato, ma senza prove decisive, che la Basilica presentasse una prima forma influenzata dallo spirito pauperistico del francescanesimo delle origini, quindi più semplice rispetto all’attuale.

Già nel 1230 il corpo del Santo era stato trasferito, nel corso di una cerimonia, dalla chiesa di San Giorgio a una cella dell’altare maggiore della nuova Basilica.

Con l’ascesa di frate Elia al  generalato dell’Ordine (che egli resse dal 1230 al 1239), la chiesa inferiore , con un’unica navata ed un ampio transetto, ebbe il suo definitivo aspetto cupo e solenne, ispirato alle possenti forme del romanico lombardo. Ma quando a frate Elia subentrarono padri generali d’Oltralpe, si affermò il raffinato spirito gotico che informa  l’ariosa aula della Basilica Superiore, donandole slancio e leggerezza.

In apparente contrasto con l’interno è la facciata, che si ispira alle forme del romanico locale. Contemporaneamente si costruiva l’altissimo campanile. Successiva alla fatica architettonica fu l’impresa pittorica che vide susseguirsi nella decorazione ad affresco delle vaste pareti i maggiori artisti italiani. Fu prima la volta della Basilica Superiore con l’opera di Cimabue che, a partire dal 1277, decorò il transetto. Successivamente subentrò il sereno e spazioso mondo di Giotto, che nel 1296 avviò la decorazione di 28 riquadri con la narrazione della vita di San Francesco. Quindi il lavoro di pittori proseguì nella Basilica Inferiore con una nuova generazione di artisti: Stefano Fiorentini, Pietro Lorenzetti e Simone Martini.

La Basilica è interamente decorata da un grandioso ciclo di affreschi e di suggestive vetrate  medievali.

La Chiesa Superiore, notevolmente danneggiata dagli eventi sismici del 26 settembre 1997 è stata completamente ristrutturata e riportata al suo primitivo splendore.