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MONETA CELEBRATIVA

ANNO INTERNAZIONALE DELLA PACE

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1986.

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     21 novembre 1957, n. 1141

D.P.R.       12 dicembre 1986

D.M.          20 gennaio 1987

 

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

 

Profilo  di donna reffigurante l’Italia turrita. In giro, “REPVBBLICA ITALIANA” ed una stella a cinque punte. Sotto la figura, il nome dell’autore “U. PERNAZZA”.

 

ROVESCIO:

Un albero secolare di ulivo, simbolo della pace, definito da Atone il dono più prezioso dell’umanità. Leggenda circolare, “ANNO INTERNAZIONALE DELLA PACE”. A sinistra, il millesimo “1986” e a destra, il segno di Zecca “R”. Sotto, il nome dell’autore “S. GROSSI”. In basso, il valore  della moneta “L. 500”.

 

BORDO:

Scritta in rilievo,  “PACE  FRIEDEN  PEACE  PAIX PAZ EIPHNH.

 

CARATTERISTICHE TECNICHE

Metallo

Titolo

Diametro

Argento

835/ml. +/- 3/ml.

29  mm.

Peso

Valore

Zecca

11 gr. +/- 0,055

£ 500 

R

 

TIRATURA:

Nr. 89.754 in FDC e Nr. 19.406 a FS

AUTORI:

Uliana PERNAZZA e Sergio GROSSI

 

 

              

 

“ANNO INTERNAZIONALE DELLA PACE”

Dal 24 Settembre 1961, molte sono state le marce per la pace.

Importantissima la marcia del 22 Ottobre 1983: “Il popolo della pace”, cioè un milione di persone proveniente da tutte le parti d’Italia, ma anche dall’estero, fecero la più grande manifestazione della pace a Roma, organizzata dal “Coordinamento Nazionale dei Comitati per la Pace”.

Da allora il pacifismo ha fatto passi enormi, soprattutto sulla spinta del pericolo nucleare, anche se i rischi di guerra ricompaiono tragicamente: non ultimo quello del Golfo Persico.

Nel 1961, Aldo Capitini, del Comitato per la pace, invocava una qualsiasi politica di pace,  tale da poter essere accettata anche dai Governi più bellicosi.

Con la Società delle Nazioni, istituita dopo la prima guerra mondiale, con l’Organizzazione delle Nazioni Unite, istituita dopo la seconda,   si è tentato di creare degli organismi internazionali stabiliti per il mantenimento della pace.

Purtroppo, questi due importanti organismi non sono in grado di preservare la pace nel mondo, in quanto sono privi di un potere superiore a quello degli altri Stati.

Oggi possiamo affermare che i movimenti per la pace hanno fallito.

Non hanno saputo affrontare almeno tre questioni fondamentali e connesse tra loro: pace nel mondo, ambiente e sviluppo dei popoli.

Valutato tutto ciò come indispensabile per una politica di distensione, rimettiamoci in cammino per la strada di tante marce per la pace.