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MONETA CELEBRATIVA Coniata
dalla Zecca di Roma nell’anno 1985.
“ANNO
EUROPEO DELLA MUSICA” La Comunità Economica Europea, indice nell’anno
1985 “L’ANNO EUROPEO DELLA MUSICA”, in virtù di antiche testimonianze
dell’esperienza musicale. Le
tracce d’una pure antica civiltà strumentale presuppongono una più remota
espressione musicale, affidata al canto. Anche
nel campo della musica, in pratica, come quello per esempio, della letteratura e
delle arti figurative, ogni periodo e ciascuna grande figura sono collegati
secondo un certo sviluppo storico. Senonchè,
mentre la letteratura e le arti figurative si pongono subito come storia, come
continuità di esperienza, la musica solo con molto ritardo ed in tempi
addirittura recenti ha acquistato una coscienza storica. Il
sentimento storico dell’esperienza musicale incominciò a manifestarsi durante
il Settecento, anzitutto nei tre volumi di “Storia della Musica” stampati a
Bologna dal famoso padre Gimbattista Martini (1757 – 1770 –1781). E’
poi con il pieno Romanticismo che la musica assume compiutamente una sua capacità
anche di linguaggio poetico. Scrittori,
poeti, oltre che storici, si alternano nella sistemazione storica delle grandi
figure, valutate non più in conformità a meccanici schemi evolutivi, ma su
quelle, finalmente, dell’analisi delle loro musiche, stimolate da una nuova
ansia di ricerca fisiologica. E
la musica emerge nella coscienza storica della cultura europea proprio con il
fascino di quegli antichi monumenti che l’analisi delle interne strutture
collocherà poi nella giusta dimensione artistica e storica. Non
per nulla, del resto, le imprese degli archeologi coincidono con quelle dei
primi storici della musica. |