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MONETA CELEBRATIVA

 “MUSEO NAZIONALE ROMANO  

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1999. 

LEGISLAZIONE:   

LEGGE    07 aprile 1997, n. 96

D.M.         20 settembre 1999

 

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

 

Rappresentazione del denario romano emesso dai Soci Italici nel 90-88 a.C., raffigurante la testa dell’Italia, conservato a Palazzo Massimo. In basso, in giro, la scritta “REPVBBLICA ITALIANA”. Tra il denario e la scritta il nome dell’autore “U. PERNAZZA”.

 

ROVESCIO:

Raffigurazione della statua dell’Ares Ludovisi, conservata a Palazzo Altemps. A sinistra, in giro la scritta “MUSEO NAZIONALE ROMANO”. A destra, in alto, “L. 2000” ed in basso, il millesimo “1999” ed il segno di Zecca “R”. 

 

BORDO:

Godronatura continua.

CARATTERISTICHE TECNICHE 

alore Peso Diametro

£ 2.000

16 gr. +/- 0,080

31.4 mm.

Metallo

Titolo Zecca

Argento

835/ml. +/- 3/ml.

R

 

TIRATURA:

Nr. 35.500 in FDC e Nr. 6.700 a FS

AUTORE:

Uliana PERNAZZA

 

 

                                    

 

“MUSEO NAZIONALE ROMANO”

Istituito nel 1889 per essere il Museo archeologico di Roma capitale d’Italia, con sede nel complesso delle Terme di Diocleziano, il Museo Nazionale Romano comprende oggi una delle più importanti raccolte di scultura antica del mondo: conserva, infatti, gran parte delle opere antiche trovate a Roma sin dal 1870.

Arricchito sin dall’inizio con le sculture del Museo Kircheriano e con l’acquisizione della collezione della famiglia Ludovisi, nel Museo Nazionale Romano confluirono anche collezioni preesistenti, fino a diventare uno dei più importanti e ricchi musei archeologici.

A seguito della moltiplicazione dei ritrovamenti archeologici è stato avviato un progetto di ampliamento  e riordino del Museo Nazionale Romano conferendo alle varie raccolte un assetto organico. A tale scopo, nelle immediate vicinanze del Museo delle Terme è stato recentemente restaurato Palazzo Massimo, creando così insieme a Palazzo Altemps, nuovi spazi espositivi, nei quali il materiale archeologico è diviso per classi funzionali originarie, per complessi di provenienza, di scavo, di raccolta. Purtroppo, il Museo è un esempio di cattiva gestione che afflige molti musei romani. La maggior parte delle sue sale, che contengono importanti sarcofagi, mosaici e affreschi distaccati, è chiusa al pubblico.

Una visita a questo Museo procura, alla fine, più frustrazione che piacere. Tuttavia, vale la pena ammirare i disordinati ma suggestivi frammenti di sculture disposti nel cortile rinascimentale.

E’ prevista l’apertura di una nuova sezione nell’ex Palazzo Massimo in Piazza dei Cinquecento.