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MONETA COMMEMORATIVA “CENTENARIO DELLA NASCITA DI
EUGENIO MONTALE
” Coniata
dalla Zecca di Roma nell’anno 1996. *
__________________________________________________________________ * Inclusa nelle serie divisionali 1996, confezionate dalla Zecca
“CENTENARIO
DELLA NASCITA DI EUGENIO MONTALE” Eugenio Montale è nato a Genova il 12 Ottobre 1896,
da famiglia di commercianti. Studia da baritono ed è per tutta la vita un
appassionato melomane (negli anni 50 farà anche il critico musicale). A Genova
comincia a collaborare alla pagina culturale di quotidiani e riviste. Diventa
amico di Italo Svevo ed è tra i primi a segnalare, come critico, la grandezza
dello scrittore triestino. Oppositore del regime, nel 1935 firma il manifesto Croce degli intellettuali
antifascisti. Vive a lungo a Firenze dove lavora dapprima come bibliotecario (al
Gabinetto Viesseux) e poi, stentatamente, di collaborazioni letterarie e di
traduzioni (prevalentemente dall’inglese). Dal 1948 si trasferisce a Milano
dove diventa giornalista del Corriere della Sera (1948 – 1973). E’
considerato il maggior poeta italiano del novecento e tra i principali autori
del secolo. E’ morto a Milano nel 1981. Nel
suo primo libro “Ossi di seppia” (1925) attraverso la rappresentazione di
aspetti del paesaggio ligure, Montale vuol definire la condizione esistenziale
del mal di vivere, in un mondo privo di valori, uscito angosciato dalla guerra e
oppresso dal fascismo. Montale è stato uno dei più singolari poeta d’amore
di tutti i tempi: egli intende la donna amata come figura angelica, riprendendo
il modello della Beatrice dantesca. Nel secondo dopoguerra, da intellettuale
laico, ha protestato da poeta contro la contrapposizione ideologica molto netta
in Italia (tra cattolici e Comunisti), ma le delusioni della guerra fredda
prima, il trionfo del consumismo poi, hanno reso possibile lo sviluppo di una
poesia in stile alto e sublime, quale finora era stata la sua. Sue
opere: “Occasioni” (1939), “La bufera” (1956), “Diari del 1971 e del
1972” (1973), “Quaderno di quattro anni” (1977), “Altri versi” (1980). Malgrado
la scabrosità del suo temperamento, gli furono conferiti numerosi
riconoscimenti: la Legion d’Onore, il premio Marzotto, la laurea honoris causa
dell’Università di Milano ed il premio internazionale Feltrinelli
dell’Accademia dei Lincei, la nomina a senatore a vita (1967) ed infine il
premio Nobel per la letteratura (1975). |