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MONETA CELEBRATIVA

CAMPIONATO MONDIALE DI CALCIO – MESSICO 1986

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1986.

LEGISLAZIONE:  

LEGGE     21 novembre 1957, n. 1141

D.P.R.       19 maggio 1986

D.M.          05 luglio 1986

 

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

Lo stivale dell’Italia ed un pallone. Leggenda circolare, “REPVBBLICA ITALIANA” ed una stella a cinque punte. Sotto, il nome dell’autore “U. PERNAZZA”.

 

ROVESCIO:

In alto, al centro, un pallone, su una parte del quale è riprodotto  un  particolare della pietra del sole. Sotto, il valore della moneta “L. 500” ed il segno di Zecca “R”. In giro, “. CAMPIONATO MONDIALE DI CALCIO . MESSICO 1986”.

 

BORDO:

In rilievo, riprodotto nove volte il simbolo atzeco, raffigurante un serpente a due teste.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Metallo

Titolo

Diametro

Argento

835/ml. +/- 3/ml.

29 mm.

Peso

Valore

Zecca

11 gr. +/- 0,055

£ 500

R

 

TIRATURA:

Nr. 90.874 in FDC e Nr. 20.745 a FS

AUTORE:

Uliana PERNAZZA

                

 

“CAMPIONATO MONDIALE DI CALCIO – MESSICO 1986 –“

Il giorno 31 Maggio 1986 il Campionato mondiale di calcio ebbe luogo in Messico e i gironi eliminatori si svolsero nelle seguenti città: Città del Messico, Puebla, Toluca, Guadelaiara, Quareatro, Nazabualcoyotl, Monterrey.

La squadra italiana ha l’onere di difendere il titolo di campione in carica.

Alla tredicesima edizione del mondiale cui parteciperanno ancora ventiquattro squadre, ma che subito dal secondo turno innesterà gli incontri ad eliminazione diretta, la squadra azzurra è stata ammessa di diritto.

Non esistono, quindi,  elementi di giudizio basati sulle gare di qualificazione: in quanto alle prove sperimentali amichevoli, in verità non esaltanti, non è stato obiettivamente possibile ritenerle tali da formulare preclusioni di sorta.

Già due volte, nel 1978 e nel 1982, la squadra azzurra affidata al tecnico Enzo Bearzot, ha mostrato di saper trovare negli appuntamenti più ostili la concentrazione necessaria per smentire pronostici tiepidi, se non negativi.

Purtroppo per gli azzurri le cose non andarono bene.

Furono eliminati solamente ai quarti di finale.

Le quattro squadre finaliste si classificarono nell’ordine: Argentina, Germania Federale, Francia e Belgio.