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MONETA COMMEMORATIVA “50°
ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI PIETRO MASCAGNI
” Coniata
dalla Zecca di Roma nell’anno 1995. *
Inclusa
nelle serie divisionali 1995, confezionate dalla Zecca per i numismatici.
“50°
ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI PIETRO MASCAGNI” Pietro Mascagni nasce a Livorno nel 1863 e muore a
Roma nel 1945. Destinato dal padre agli studi classici, si dedicò invece a
quelli musicali (pianoforte, arpa e composizione), cimentandosi ancor
giovanissimo, tra il 1879 – 1880, nel genere sinfonico e sacro (una sinfonia,
un kyrie, un’ave Maria, ecc.). Allo
stesso periodo risale la cantata “In filanda” (rielaborata poi in una
versione operistica col titolo di “Pinotta”) che gli valse,
insieme con altra musica, per ottenere il consenso paterno al
proseguimento degli studi presso il Conservatorio di Milano, resigli peraltro
possibili dal mecenatismo del Conte Florestano De Larderel. Temperamento
istintivo e riluttante a qualsiasi disciplina interiore, Mascagni abbandonò il
Conservatorio, girovagando con impresari di spettacoli operistici con l'incarico
di direttore d’orchestra e, svolgendo poi una molteplice attività a Cerignola
(Foggia), dove si era stabilito. Un
concorso bandito nel 1889 dalla casa editrice Sonzogno lo infervorò nella
composizione della celebre “Cavalleria rusticana”, suo capolavoro,
approntata in due mesi e rappresentata con enorme successo a Roma 1l 17 Maggio
1890. Le
funzioni di caposcuola del verismo musicale italiano e la popolarità che ben
presto circondò la sua figura, non riuscirono ad ottenere dal giovane musicista
l’impegno di un approfondimento culturale e stilistico. Mascagni,
infatti, finì col sopravvivere al suo capolavoro, pur arricchendo la sua
parabola artistica di opere disuguali ma tutte incentrate sull’emozione della
melodia e polemicamente lontane dal grande rinnovamento che l’Europa andava
svolgendo in campo musicale. Nella
consapevolezza del suo limite d' immediatezza espressiva, si svolsero le altre
opere, tra le quali “L’amico Fritz” (1891), “I Rantzau” (1892),
“Guglielmo Ratclif” (1895), “Iris” (1898), “Le maschere” (1901),
“Isabeau” (1911), “Il piccolo Marat” (1921) e “Nerone” (1935). |