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MONETA COMMEMORATIVA “V° CENTENARIO DELLA MORTE DI LORENZO IL MAGNIFICO ” Coniata
dalla Zecca di Roma nell’anno 1991. *
* Emessa
nell’anno 1992.
“V°
CENTENARIO DELLA MORTE DI LORENZO IL MAGNIFICO” Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico è una delle
più poliedriche personalità del nostro Rinascimento: fu infatti banchiere,
uomo di stato, mecenate, poeta, collezionista, amante di tutte le arti. Nacque
a Firenze nel 1449, figlio di Piero dei Medici e Lucrezia Tornabuoni. Ebbe
un’educazione ampia ed accurata: suo precettore dal 1454 fu Gentile Becchi,
che lo educò attraverso la lettura degli umanisti. Seguì corsi di retorica e
poetica tenuti da Cristoforo Landino nello studio fiorentino, dove conobbe pure
l’Argiropulo, che v'insegnava greco e filosofia. Grande
influenza su Lorenzo ebbe Marsilio Fucino, fondatore dell’Accademia platonica
e Leon Battista Alberti, sotto la cui esperta guida visitò le antiche rovine di
Roma. Nella
musica fu educato da Antonio Squarcialupi, organista della Cattedrale di Santa
Maria del Fiore. Nel
Giugno del 1469 sposò Clarice Orsini, a lui destinata dalla famiglia per
calcolo politico da cui ebbe sette figli: Lucrezia, Piero, Maddalena, Giovanni,
Luisa, Contessina e Giuliano. Alla
morte del padre nel 1469, poco più che ventenne, dovette assumersi la cura
della città e dello Stato. Rinforzò
Firenze, potenziò Pisa, chiave dell’accesso al mare e risollevò la banca
della sua famiglia, primo passo verso il Principato. Lorenzo
protesse il Poliziano, il Pulci, Pico della Mirandola ed altri letterati ed
artisti. Poetò
egli stesso, trasformando l’egemonia della famiglia in una Signoria di fatto,
che con lui conobbe il massimo splendore. Fondò l’Università di Pisa ed
accrebbe d'opere la laurenziana. Scrisse:
“Le Rime”, “I Capitoli Religiosi”, “L’Uccellagione”, “Il
Simposio”, “Le Selve d’Amore”, “Il Trionfo di Bacco”, “La
Rappresentazione di San Giovanni e San Paolo” ed altro. Lorenzo
il Magnifico morì a Careggi il giorno 8 Aprile 1492. La
sua vita ha coinciso con uno dei periodi di più elevato sviluppo artistico e
culturale della città. Un gran periodo dell'arte, della letteratura e della
cultura, di cui Firenze era, allora, una delle capitali del mondo conosciuto, e
di cui ci sono rimaste splendide testimonianze. |