MONETA CELEBRATIVA

“FLORA E FAUNA D’ITALIA

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1992. 

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     21 novembre 1957, n. 1141

D.M.          16 giugno 1992

 

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

 

Una testa femminile simboleggiante l’Italia, con elementi floreali e faunistici, inscritta in un quadrato, simbolo di protezione. In giro, da sinistra, la scritta “REPUBBLICA . ITALIANA”. Sotto il quadrato, il nome dell’autore “C. COLANERI”.

 

ROVESCIO:

Una composizione stilizzata di flora e fauna protette, anch’essa in un quadrato. All’esterno della figura geometrica, i simboli chimici che rappresentano i quattro elementi vitali: aria, acqua, terra, fuoco. Lungo il diametro, a sinistra, il segno di Zecca “R” e a destra, l’anno “1992”.  In  fondo,  il  valore  nominale

“L. 500”.

BORDO:

In rilievo, fregi e “R.I”.

CARATTERISTICHE TECNICHE

alore Peso Diametro

£ 500

15 gr. +/- 0,075

32 mm.

Metallo

Titolo Zecca

Argento

835/ml. +/- 3/ml

R

 

TIRATURA:

Nr. 43.000 in FDC e Nr. 8.500 a FS

AUTORE:

Maria Carmela COLANERI

 

 

            

“FLORA E FAUNA D’ITALIA”

La nostra è una società consumistica, nel senso che la legge sovrana, in base alla quale sono regolati tutti i rapporti, è quella del’uso, del consumo immediato e dello gettar via.

La civiltà moderna si rapporta alla flora ed all’ambiente in genere, nei termini di uno sfruttamento violento, senza scrupoli: la terra intera è considerata una risorsa inesauribile, a servizio dell’uomo e del suo antropocentrismo.

L’antico patto con la natura è stato violato e  tutti gli equilibri naturali sono compromessi. Il mondo vegetale nel suo insieme è in pericolo. Ma tanta violenza non può che ritorcersi contro di chi l’ha provocata.

Gli equilibri naturali si sono spezzati e la natura, violentata, ci risponde con siccità, con frane, là dove le radici degli alberi davano stabilità al terreno e con inondazioni, dove gli alberi riuscivano a contenere la violenza dell’acqua. Ma gli effetti dell’antropocentrismo non si riversano solo sul mondo vegetale, ma anche su chi appartiene alla nostra stessa specie, vale a dire gli animali. Gli animali sono stati innanzi tutto privati di un ambiente naturale a loro misura, non esiste un’educazione al rispetto della loro vita, sono continuamente maltrattati da una scienza che permette l’uso di cavie per sperimentazioni di farmaci ed altro.

Il non rispetto per gli animali porta la nostra società a decidere della loro vita in nome di un’idea sbagliata di alimentazione: gli animali vengono uccisi per essere indossati o per divertimento o per sport.

Pertanto, quale rapporto con la vita può avere questo tipo di società?