|
MONETA CELEBRATIVA Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1985.
“ANNO
DEGLI ETRUSCHI” Popolo d’incerta origine abitante anticamente la
Toscana e il Lazio. Secondo Erodoto sarebbe giunto in Italia dall’Asia Minore;
secondo altri proverrebbe dall’Europa Centrale. Poiché gli Etruschi furono
una gran potenza marinara ed ebbero relazioni con tutti i Paesi del
Mediterraneo, assimilarono, nell’elaborazione della loro civiltà, elementi
diversi: italici, orientali, greci. Erano organizzati in città-stato, riunite
in una confederazione a carattere prevalentemente religioso comprendente dodici
città: Volterra, Arezzo, Perugia, Cortona, Chiusi, Volsini, Populania,
Vetulania, Vulci, Veio, Cere, Tarquinia. Il potere era detenuto per diritto
ereditario dagli aristocratici. Gli Etruschi bonificarono la Maremma;
svilupparono una fiorente industria e attivissimi commerci. Appresa dai Fenici e
dai Greci l’arte della navigazione, spartirono con i Cartaginesi il dominio
del Tirreno, sancito dalla conquista della Corsica. Nel periodo della loro
maggiore potenza raggiunsero la pianura padana, ove fondarono Felsinea
(Bologna), Marzabotto, Adria, Spina con il suo porto sull’Adriatico legato con
i commerci dell’Attica, Parma, Piacenza, Mantova. A Sud conquistarono Roma
spingendosi oltre il Tevere, nella Campania. Battuti a Nord dai Galli caddero a poco a poco sotto
il dominio di Roma. Questo popolo nei primi secoli della sua storia non usò
moneta propria, ma quando iniziò ad essere in contatto con i Greci per i
commerci e per la supremazia del Tirreno, iniziò a coniare. Queste monete sono
riconoscibili da quelle antiche, perché sono a rovesci lisci, cioè con la
raffigurazione solo da un lato. Quando, però, gli Etruschi si accorsero che con
questo sistema le monete potevano essere tosate e schizzavano via dal conio al
momento della battitura, adottarono le figurazioni da ambo i lati. Nella maggior
parte dei casi le figurazioni corrispondevano alla diverse città di cui si componeva il popolo etrusco. Terminando, la civiltà etrusca si affermò
soprattutto nell’architettura. Nella scultura spiccano le grandi statue e le
sculture di bronzo come la “Lupa Capitolina”. |