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MONETA COMMEMORATIVA “BICENTENARIO DELLA NASCITA DI
GAETANO DONIZETTI
” Coniata
dalla Zecca di Roma nell’anno 1997. *
* Inclusa nelle serie divisionali 1997, confezionate dalla Zecca
“BICENTENARIO
DELLA NASCITA DI GAETANO DONIZETTI” Musicista nato a Bergamo il 1797, da famiglia di
modeste condizioni. Entrò giovanissimo alla Scuola caritatevole di musica,
diretta da Simon Mayr, brillante operista del tempo: quivi intraprese gli studi
di canto e di contrappunto con buon profitto, tanto che fu mandato a Bologna a
seguire i corsi di composizione di Giuseppe Pilotti e Stanislao Mattei. Temperamento
irrequieto, si dedicò assai presto alla musica melodrammatica, esordendo nel
1818 a Venezia con l’opera “Enrico di Borgogna” che si rivelò di scarsa
originalità ed ottenne poco successo. Fu soltanto con la “Zoraide di
Granata”, presentata a Roma nel 1822, che Donizetti incontrò il favore del
pubblico e le richieste degli impresari. Di qui ha inizio quella sua
infaticabile produzione di opere serie e buffe, con ampio successo di pubblico e
di critica. Nel
1828, sposò Virginia Vasselli ponendo fine alla sua vita mondana, alquanto
scapestrata. Un secondo periodo, breve ed intenso, quello della sua maturità,
ebbe inizio in quel tempo. Dal
1830 al 1835, scrisse le opere più significative, che gli avrebbero dato fama
immortale: “Anna Bolena”, “Elisir d’amore”, “Lucrezia Borgia”,
“Lucia di Lammmermoor”. Ma questo felice periodo durò poco: nel 1836 vide
morire i genitori ed una sua bambina; l’anno dopo gli morì la moglie,
ammalata da lungo tempo. Nel
1842 esordì a Vienna con “Linda di Chamounix” con gran successo e nello
stesso periodo a Parigi fece rappresentare il suo splendido “Don Pasquale”.
Fu quello l’ultimo suo trionfo. Pochi anni dopo, l’insuccesso di altre
opere, contribuì alla precoce decadenza dell’uomo. Per
consigli di parenti ed amici fu internato in manicomio (1846). Due anni dopo,
fatto tornare a Bergamo, vi moriva.
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