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MONETA COMMEMORATIVA

“VI° CENTENARIO DELLA NASCITA DI DONATELLO

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1987. * 

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     21 novembre 1957, n. 1141

D.P.R.       19 marzo 1987

D.M.      24 settembre 1987

 

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

 

Ritratto di Donatello. In giro, la scritta “REPVBBLICA ITALIANA”, preceduta e seguita da una stella.

 

ROVESCIO:

Il David di Donatello, statua in bronzo, conservata al Museo di Firenze. In giro, “.DONATELLO. VI. CENTENARIO. DELLA. NASCITA.”. A destra, nel campo, il segno di Zecca “R”,  il millesimo “1986” ed il valore nominale della moneta “L 500”. In fondo, il nome dell’autore “L. CRETARA”.

 

BORDO:

In rilievo, “DONATELLO 1386 – 1986”.

CARATTERISTICHE TECNICHE 

Valore Peso Diametro

£ 500

11 gr. +/- 0,055

29 mm.

Metallo

Titolo Zecca

Argento

835/ml. +/- 3/ml.

R

  

TIRATURA:

Nr. 73.200 in FDC e Nr. 17.500 a FS

AUTORE:

Laura CRETARA

 

 *  Inclusa nelle serie divisionali 1986, confezionate dalla Zecca per i numismatici.

                       

“VI° CENTENARIO DELLA NASCITA DI DONATELLO” 

E’ tra i massimi creatori del Rinascimento.

La sua arte che si svolge parallela al filone di  Paolo Uccello, di  Piero della Francesca, di  Brunelleschi, esprime i valori più essenziali dell’Umanesimo, e intende all’approfondimento lirico e spirituale dell’individuo e dei suoi drammatici rapporti con una natura che rispecchia a sua volta, nel suo incessante divenire, l’intimo tormento dell’uomo.

Nasce a Firenze nel 1386.

Le sue prime opere risalgono al 1408: una statua di marmo di “David Profeta”, il “San Giovanni Evangelista” e “San Marco”. Osservando queste opere e precisamente il “San Marco”, si pone il problema del rapporto che lega Donatello alla statuaria antica. La sua prima opera famosa è il “San Giorgio”.

Per le nicchie del Campanile di Giotto esegue i “Profeti” e due di loro, Geremia ed Abacuc sono assai noti: le due figure risolte a larghi piani, anche in funzione della posizione elevata rispetto al riguardante, raggiungono un forte effetto drammatico per la profondità psicologica dei ritratti.

Fra il 1430 ed il 1440 Donatello opera a Firenze, Siena, Pisa e Roma dove scolpisce molti bassorilievi ed il famoso “Banchetto di Erode”. Dal 1443 risiede in Padova dove, con vari collaboratori, lavorò all’altare del Santo ed al monumento equestre del Gattamelata.

Negli anni successivi, rientrato a Firenze, esegue per Cosimo dei Medici il gruppo di “Giuditta e Oloferna”.

Gran capolavoro di Donatello è ritenuto il “David”, statua bronzea conservata al Museo Nazionale di Firenze.

Muore a Firenze nel 1466.