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MONETA CELEBRATIVA

“600° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA CERTOSA DI PAVIA  

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1996. 

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     03 dicembre 1993, n. 500

D.M.          30 gennaio 1996

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

 

Raffigurazione del Chiostro grande della Certosa di Pavia. In giro, “REPUBBLICA ITALIANA”. In basso, a destra, il nome dell’autore “PERNAZZA”.

 

ROVESCIO:

Raffigurazione della navata centrale della Certosa. Ai lati della navata, a sinistra “1396”,  a destra “1996”. In giro “VI° CENTENARIO DELLA CERTOSA DI PAVIA”. In basso, il segno di Zecca “R” e sotto, su due righe,il valore  nominale  della moneta  “100 MILA LIRE”.

 

BORDO:

Godronatura.

CARATTERISTICHE TECNICHE 

Valore Peso Diametro

£ 100.000

15 gr. +/- 0,075

25 mm.

Metallo

Titolo Zecca

Oro

900/ml. +/- 3/ml.

R

TIRATURA:

Nr. 5.550 a FS

AUTORE:

Uliana PERNAZZA

 

          

 

“6OO° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA CERTOSA DI PAVIA”

Il termine “Certosa” deriva da grande Chartreuse, località presso Grenoble dove San Brunone o San Bruno costruì, nel secolo XI°, il suo primo monastero. Esso era costituito da una chiesa circondata da capanne dove i monaci conducevano vita eremitica.  Nel periodo di maggior splendore dell’ordine dei certosini si contavano oltre 250 certose in tutta l’Europa. Alcune assai famose: del Galluzzo presso Firenze, di Santa Maria degli Angeli a Roma, di Serra San Bruno in Calabria. Di gran lunga la più nota e celebrata certosa italiana è quella di Pavia, fondata nel 1396 da Gian Galeazzo Visconti. Il progetto, che rispecchiava fedelmente la regola di San Brunone, come pure la sua iniziale realizzazione, furono opera degli stessi ingegneri del Duomo di Milano. Benchè i primi monaci vi si stabilissero già nel 1401, il completamento e la decorazione della chiesa e dei chiostri si protrassero per oltre due secoli, facendo di questo complesso architettonico uno splendido compendio dell’arte italiana. L’esterno fu improntato al romanico-lombardo, mentre l’interno interpreta liberamente il gotico monastico francese.

Le opere di arte che abbelliscono la chiesa sono innumerevoli: tra queste un polittico del Perugini, dipinti, affreschi e stalli del coro del Borgognone, eccezionali bassorilievi in avorio, numerose splendide vetrate policrome, sculture, suppellettili e decorazioni marmoree. Non meno ricca è la decorazione dei chiostri, con alternanze di rossi (cotto, marmi di Verona e di Candoglia) e contrasti di colori, che evidenziano l’eleganza delle linee.