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MONETA CELEBRATIVA 

“300° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GIOVANNI ANTONIO CANAL  

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1997.

 

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     03 dicembre 1993, n. 500

D.M.      21 aprile 1997

 

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

 

In primo piano, il ritratto del Canaletto e, sullo sfondo, la Chiesa della Salute. In giro, da sinistra a destra, “REPVBBLICA ITALIANA” e, di seguito, il nome dell’autore “COLANERI”. Sotto il ritratto, l’autografo del Canaletto: “ZUANE ANTONIO DA CANAL”.

 

ROVESCIO:

Un particolare del bacino di San Marco, con l’isola di San Giorgio. Di grande effetto risulta, tra l’altro, il semplice ammasso di nuvole, collocato appena al di sopra del valore nominale della moneta “L. 5000”. In alto, i millesimi “1697 – 1997” ed al centro, lungo il diametro, il segno di Zecca “R”.

 

BORDO:

Godronatura discontinua.

CARATTERISTICHE TECNICHE 

Valore Peso Diametro

£ 5.000

18 gr. +/- 0,09

32 mm.

Metallo

Titolo Zecca

Argento

835/ml. +/- 3/ml.

R

 

TIRATURA:

Nr. 36.000 in FDC e Nr. 7.550 a FS

AUTORE:

Maria Carmela COLANERI

                       

 

“300° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GIOVANNI ANTONIO CANAL”

Pittore ed incisore veneziano (1697 – 1768).

Il soprannome “Canaletto” lo distinse da suo nipote Bernardo, con il quale aveva lavorato ad alcune scenografie per i teatri Sant’Angelo e San Cassiano a Venezia.

Fu poi a Roma ove studiò le antiche rovine e dipinse le scene per il Tito Septimio ed il Turno Arcino di Scarlatti.

Tornato a Venezia (1720) si applicò a dipingere, in tonalità calde, panorami della città.

Dal 1730 la pittura del Canaletto si precisa nelle forme che sono universalmente note: la costruzione prospettica acquista maggiore evidenza, le superfici sono trattate con uniformità, aumenta nell’insieme la luminosità.

Lo straordinario favore incontrato presso un pubblico internazionale di colti collezionisti, lo porta a Londra, dove il paesaggio, di cui sente profondamente il fascino, lo induce a composizioni aperte, con orizzonti lontani, immerse in una luce settentrionale fredda e trasparente, che egli sa cogliere immediatamente.

Qui dipinse vedute di residenze campestri per conto della nobiltà.

In questo periodo la sua pittura subì qualche trasformazione: se da un lato l’esperienza fantastica si accrebbe di respiro, dall’altro si accentuò una certa minuziosa definizione dei particolari.