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MONETA COMMEMORATIVA 

“350° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI TOMMASO CAMPANELLA  

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1990. * 

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     21 novembre 1957, n. 1141

D.P.R.       07 agosto 1990

D.M.           02 gennaio 1991

 

DESCRIZIONE 

 

DIRITTO:

 

Ritratto di Tommaso Campanella con la palma ed il serpente, simboli della filosofia e della sapienza. In giro, “REPVBBLICA . ITALIANA”. In basso, il nome dell’autore “A. VALENTINI”.

 

ROVESCIO:

Rappresentazione della Città del Sole e dei simboli dei pianeti che danno il nome ai suoi gironi. In alto, il Tempio ed il Sole che presiedono la Città. In basso, leggenda concentrica “UNA PIU’ ALTA CONCEZIONE DELLA VITA UNA MORALITA’ PIU’ PROFONDA UNA RIFORMA DEL CUORE PUO’ SOLO PREPARARE UNO STATO VERAMENTE UMANO”. Sotto, “L. 500”. A sinistra, il segno di Zecca “R” e a destra, il millesimo “1989”.

 

BORDO:

In rilievo, “TOMMASO CAMPANELLA 1639 – 1989”. 

 CARATTERISTICHE TECNICHE 

Valore Peso Diametro

£ 500

11 gr. +/- 0.055

29 mm.

Metallo

Titolo Zecca

Argento

835/ml. +/- 3/ml.

R

 

TIRATURA:

Nr. 51.200 in FDC e Nr. 9.620 a FS

AUTORE:

Annalisa VALENTINI

 

 *  Inclusa nelle serie divisionali 1989, confezionate dalla Zecca per i numismatici.

 

            

“350° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI TOMMASO CAMPANELLA” 

Si legge nell’atto di battesimo: “A 12 Settembre 1568 in Stilo di Calabria. Battezzato Giovan Domenico Campanella, figlio di Geronimo e di Caterinella Matullo, nato il giorno 5 da me Don Terenzio Romano , Parroco di San Biagio”.

Stimolato prima dalla curiosità e poi dal desiderio dello studio, il giovinetto calabrese entrò a quattordici anni in un convento domenicano. Subito dopo vennero gli anni della formazione culturale del giovane: il corso di teologia in Cosenza e lo studio approfondito del “De rerum natura” di Bernardino Telesio. Si andavano maturando attraverso soste di silenzio e di meditazione, le opere maggiori del frate di Stilo, che saranno come la preparazione della “Città del Sole”, che nel pensiero di Campanella è la città di Dio. A causa di alcuni suoi scritti, tra il 1591 e il 1592, si addensarono su di lui sospetti di eresia che divennero atti di accusa quando gli si aprirono le porte della prigione. Condannato a tornare da Napoli alla sua provincia, si recò invece a Roma e Firenze e quindi a Padova, per iscriversi all’università. Nel 1593 fu di nuovo imprigionato per eresia: trasportato a Roma e torturato, fu confinato in Sabina, imprigionato ancora  e di nuovo processato. Nel 1598 fu costretto a tornare a Stilo, sua città natale. A Stilo ordì una congiura. Fu scoperto e condotto a Napoli ove sopportò le più atroci torture e nel 1602 fu condannato al carcere a vita. Liberato nel 1626 dal Governo spagnolo, si rifugiò a Parigi, ove stremato morì settantenne.

Scritti filosofici: “Philosophia sensibus demonstrata”, “Compendium de rerum natura”, “Del senso delle cose e della magia”, “Atheismus triumphatus”, “Apologia pro Galilei”, “Metaphisica”, “Philosophia rationalis”.

Scritti politici: “Monarchia di Spagna”, “Città del Sole”, “Monarchia del Messia”.

Poeta dall'eloquenza travolgente, filosofo, teologo, mistico: ecco Tommaso Campanella che morì a colloquio con Dio il 21 Maggio dell’anno 1639.