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MONETA CELEBRATIVA “PRESIDENZA ITALIANA
DELLA COMUNITA’ EUROPEA
” Coniata
dalla Zecca di Roma nell’anno 1990.
N.d.A.
– I dodici Paesi aderenti alla C.E.E. sonno: Belgio – Danimarca – Francia
– Germania Federale – Gran Bretagna – Grecia – Irlanda – Italia –
Lussemburgo – Olanda – Portogallo – Spagna.
“PRESIDENZA
ITALIANA DELLA COMUNITA’ EUROPEA” L’esigenza
comunitaria nacque con la fine della seconda guerra mondiale allorchè i Paesi
del Vecchio Continente si trovarono di fronte alla duplice necessità di
ricostruire ciò che era stato distrutto e di rianimare l’attività economica
nazionale. In
quest’ambito si svolse il primo movimento d'idee in favore di un’unità
europea occidentale. Ai
sei Stati europei (Belgio, Francia, Repubblica Federale di Germania, Italia,
Lussemburgo e Paesi Bassi) che inizialmente costituirono l’Associazione, ben
presto se n'aggiunsero altri. Nel
1973 aderirono alla C.E.E. anche Danimarca, Irlanda e Gran Bretagna. Nel 1981
aderì la Grecia e nel 1986 Spagna e Portogallo. Il
Consiglio dei Ministri è composto dai rappresentanti dei singoli Stati membri:
in genere i Ministri degli Esteri o i Ministri tecnici competenti per le materie
trattate. Ciascuno
di essi sono a turno semestrale, Presidente del Consiglio. L’Italia
ha avuto la Presidenza del Consiglio nel primo semestre dell’anno 1985
(Presidente: on. Bettino Craxi) e nel secondo semestre dell’anno 1990
(Presidente: on. Giulio Andreotti). L’europeismo
contemporaneo è nato in larga misura dall’esigenza di conseguire,
nell’ambito del nostro continente,
dimensioni di mercato interno analoghe a quelle che si riscontrano presso le
maggiori potenze del mondo d'oggi. Nelle attuali condizioni di vita economica,
che vedono ovunque un crescente intervento dello Stato, una prospettiva come
questa implicava di per se la creazione e lo sviluppo d'istituzioni comuni. Ma
l’idea europea non esprime certo soltanto un impegno per la costruzione di un
quadro politico più idoneo alla promozione dello sviluppo economico. Essa
comporta anche l’aspirazione ad un rinnovamento civile e la ricerca di una
personalità europea nei rapporti internazionali. Un’Europa
così concepita è per sua natura lontanissima da ogni ipotesi di
“superstato” accentratore. L’idea europea tende
quindi a favorire la crescita qualitativa della società. |