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MONETA CELEBRATIVA “V° CENTENARIO DELLA SCOPERTA DELL’AMERICA ” Coniata
dalla Zecca di Roma nell’anno 1992.
“V°
CENTENARIO DELLA SCOPERTA DELL’AMERICA” L’isola sulla quale sbarcarono e di cui presero
solennemente possesso in nome dei reali di Spagna, si presentava bassa, con una
gran laguna in mezzo, e coperta di vegetazione; ed era abitata da indigeni nudi,
che si aggiravano intorno agli Europei con la massima famigliarità e
confidenza. Essi
chiamavano l’isola Guanahani, e Colombo la ribattezzò col nome di S.
Salvador. L’isola
era estremamente povera, e nulla in essa faceva lontanamente presagire i paesi
delle favolose ricchezze descritte da Marco Polo; tuttavia da qualche piccola
mostra d’oro usato per ornamento dagli indigeni, gli Spagnoli argomentarono
che potesse trovarsene in maggior quantità procedendo a Ovest. Proseguirono
il viaggio nella ricerca affannosa del prezioso metallo, scoprendo di mano in
mano parecchie isole della stessa natura della prima, abitate da indigeni miti
ed ospitali, ma senza incontrare indizi di quello che soprattutto cercavano. Anche
questa volta il fine non appariva raggiunto, e lo stato miserando dei reduci
bastava ormai per impedire che si nutrissero altre illusioni sulla possibilità
di raccogliere alcunchè di remunerativo. Questo,
Colombo stesso lo comprendeva, tanto che non sollecitò nessun altro tentativo,
anche perché, essendo morta la sua gran protettrice, la Regina Isabella,
l’ambiente della Corte si fece a lui decisamente ostile. Colombo,
che era nato a Genova il 1451, moriva
Villadolid il 20 Maggio 1506, e la sua morte avvenne tra l’indifferenza di
tutti. Le sue ceneri trasportate dapprima a Siviglia, furono in seguito
trasferite nella Cattedrale di S. Domingo, nella tomba di famiglia; e quando
l’isola fu occupata dai Francesi, gli Spagnoli le trasportarono all’Avana:
talchè rimane ancora oggi giustificato il dubbio che la tomba della Cattedrale
di Siviglia, dove la Spagna, nel cedere Cuba agli Stati Uniti, volle trasferire
e custodire le gloriose reliquie, racchiuda veramente le spoglie del più grande
scopritore di tutti i tempi. |