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MONETA CELEBRATIVA “V° CENTENARIO DELLA SCOPERTA DELL’AMERICA ” Coniata
dalla Zecca di Roma nell’anno 1991.
“V°
CENTENARIO DELLA SCOPERTA DELL’AMERICA” Sono note le vicende del viaggio: le tre navi procedettero sempre di conserva con vento favorevole, fra l’alternarsi di speranze e delusioni di terre intraviste e rivelantisi inesistenti, e fra le mormorazioni dei marinai che temevano di essere condotti troppo lontani; tanto che Colombo, per evitare che l’equipaggio potesse abbandonarsi a sconfortanti previsioni, aveva adottato il sistema, sin dal quarto giorno della partenza dalle Canarie, di segnare sul giornale di bordo un minor numero di leghe percorse. Leggenda
è che l’equipaggio abbia minacciato ad un certo punto di ribellarsi, e che il
tentativo sia stato dominato dall’energico contegno e dal prestigio dei
fratelli Pinzon. Certo
è però che i Pinzon, almeno sino al primo approdo, furono di valido ed
efficace aiuto, se non nei consigli, nell’azione. Per
la lunga durata del viaggio, circa un mese, senza aver incontrato alcun'isola,
qualche incertezza dev’essere sorta anche nell’animo di Colombo. Gli
indizi di terra non lontana venivano facendosi ormai più sicuri: ramoscelli di
piante terrestri, un bastone intagliato rese certa la vicinanza della terra. Già
sul far della notte Colombo stesso aveva visto un lume lontano e aveva
raccomandato i marinai di intensificare la vigilanza, ma doveva essere un
marinaio della Pinta, Rodrigo da Triana, a distinguere per primo la terra, alle
due del mattino del giorno 12 Ottobre. Di
questo leggendario viaggio possediamo una relazione in forma di diario (il primo
che si conosca in questa forma), scritto minutamente
da Colombo, con la registrazione delle distanze percorse, delle direzioni delle
rotte seguite e delle cose più notevoli osservate. Gli
errori contenuti nelle carte disegnate senza conoscere le proiezioni né un
sistema di coordinate che somigliassero alla longitudine e alla latitudine
avrebbero così influenzato in modo decisivo Colombo, attirandolo verso
occidente col miraggio di un’Asia molto vicina
all’Europa. |