MONETA CELEBRATIVA

50° ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA  

Coniata dalla Zecca di Roma nell’anno 1996.

 

LEGISLAZIONE:   

LEGGE     03 dicembre 1993, n. 500

D.M.      01 maggio 1996

 

DESCRIZIONE

 

DIRITTO:

 

Testa femminile simboleggiante l’Italia tra gli elementi che compongono l’emblema dello Stato: ruota dentata, stella, rami di quercia e ulivo. In giro, “REPUBBLICA ITALIANA”; in basso, il nome dell’autore “E.L. FRAPICCINI”.

 

ROVESCIO:

Una ruota dentata, all’interno della quale è stato collocato uno dei dioscuri antistanti la piazza del Quirinale, a simboleggiare la guida dello Stato repubblicano. In alto, su due righe, il valore della moneta “LIRE 10000” e a destra, il segno di Zecca “R”. Sotto, il millesimo “1996”. In giro, la scritta “50° ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA –“.

 

BORDO:

In rilievo, godronatura discontinua.

CARATTERISTICHE TECNICHE 

Valore Peso Diametro

£ 10.000

22 gr. +/- 0,11

34 mm.

Metallo

Titolo Zecca

Argento

835/ml. +/- 3/ml

R

 

TIRATURA:

Nr. 38.440 in FDC e Nr. 7.900 a FS

AUTORE:

Ettore Lorenzo FRAPICCINI

 

             

“50° ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA”

Cinquant’anni nella vita di uno Stato non sono, nella prospettiva storica, un lungo periodo. Eppure i cinque decenni della Repubblica Italiana hanno un peso fondamentale nelle istituzioni democratiche, nel costume morale e civile, nel progresso sociale ed economico del nostro popolo.

Con la scelta repubblicana, così intimamente legata alla lotta antifascista e allo spirito della Resistenza e della Liberazione, l’Italia ha voltato pagina.

Nei primi cinquant’anni di vita della nostra Repubblica, è vero, non sono mancati momenti di crisi, anche gravi. Lo testimoniano i giorni difficili che il Paese sta vivendo: la pesante situazione economica e monetaria, gli attacchi di dissennati gruppi all’ordine pubblico e alla civile convivenza.

Dal 2 Giugno 1946 ad oggi abbiamo vissuto, e lo possiamo scrivere senza ombra di retorica e di trionfalismo, cinquant’anni di pace, di libertà e di progresso.

Il cammino poteva essere più sicuro e più spedito? Può darsi. Ma il bilancio nel complesso, è decisamente positivo.

Se non è stato possibile andare ancora più avanti, le responsabilità non possono essere addebitate soltanto a pochi uomini.

La crescita di una Nazione è frutto dell’impegno generoso e costante di un intero popolo.

Perciò è necessario che le forze politiche, sociali e culturali, tutti i cittadini e i giovani in particolare, operino in modo veramente costruttivo.

Viviamo in un regime democratico e l’Italia sarà quella che vorranno, con le loro scelte, con il loro lavoro, con il loro ingegno, tutti gli Italiani.