|
MONETA COMMEMORATIVA “1° CENTENARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA ”
*
La moneta fu coniata anche negli anni 1962 e 1963, senza che
fosse variato il millesimo, giacché non compariva. Sulla moneta
figurava solo l’indicazione del Centenario “1861 – 1961”. 1961, Nr. 11.360.000 nel 1962 e Nr. 3.520.000 nel 1963.
Nel 1861, il giorno 17 Marzo fu proclamato il Regno
d’Italia: si ha, quindi, un’Italia unificata anche se incompleta, dopo
tredici secoli di divisione politica. Due erano state le correnti che avevano
portato a quell’eccezionale risultato: la liberal-conservatrice, mirante ad
una pura rivoluzione politica, facente capo a Cavour e Ricasoli e l’altra,
quella democratica, di tendenza repubblicana nei più, che tendeva ad una
trasformazione anche interna dell’Italia. Ma, a parte i gravissimi ed urgenti
problemi di “costruzione” del Paese, la nuova Italia non poté contare su
istituzioni veramente democratiche. Cosicché, se da una parte gli uomini di
Cavour riuscirono a creare le premesse e le infrastrutture necessarie al
progresso economico della Nazione, dall’altra si alienarono le classi più
modeste, dalla piccola borghesia al proletariato urbano e contadino, cui fu
addossato il maggior peso della “costruzione” mediante una vasta tassazione
sui consumi. Non meraviglia, quindi, che proprio quando la destra (Cavour,
Ricasoli, Minghetti), a coronamento della propria opera, giunse al pareggio del
bilancio, una “rivoluzione parlamentare” la sostituì al governo della
Nazione con gli uomini nuovi della sinistra. Purtroppo, il governo della
sinistra instaurò quel sistema detto del “trasformismo” parlamentare che
diede un’impronta tipica alla vita politica italiana, svilendola fino a
livelli d'assoluta mediocrità. La frattura tra Paese e Governo aumentò sino a
che alla sinistra subentrò quella che fu definita “Nuova Destra” (Crispi,
Rudini, Pelloux) che non trovò di meglio che cercare nella repressione interna
e nelle avventure coloniali la panacea dei mali italiani. Lo spettro della guerra
sociale si dissolse e l’Italia si avviò, sia pur lentamente, verso un maggior
benessere. |