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Il Collare dell’Annunziata
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Il Collare dell’Annunziata

L’ordine, inizialmente chiamato "Ordine del Collare", venne fondato da Amedeo VI di Savoia in occasione del matrimonio della sorella Bianca con Galeazzo II Visconti nel 1362.

L’ordine del collare, il cui scopo era di "indurre unione e fraternità tra i potenti sicché si evitassero le guerre private", era riservato ai nobili più illustri e fedeli e la regola statutaria prevedeva che tutti gli insigniti fossero considerati pari e si chiamassero tra loro "fratelli".

Le insegne originarie erano costituite da un collare d’argento dorato con il motto FERT, chiuso da un anello con tre nodi sabaudi.
I "Milites Collaris Sabaudiae", così come erano chiamati gli insigniti, erano in origine limitati a quattordici, sotto la guida di Amedeo VI, primo gran maestro dell’ordine, per un totale complessivo di quindici membri ad onore delle quindici allegrezze di Maria Vergine.

Amedeo VIII di Savoia diede la prima regolamentazione ufficiale dell’ordine e della sua decorazione, stabilendo che, nel collare, fossero alternati i nodi sabaudi con la scritta FERT e quindici rose, a ricordo della Rosa d’Oro inviata da Urbano V al conte Amedeo VI nel 1364 quando gli conferì le insegne di cavaliere crociato.

Carlo Giovanni Amedeo di Savoia diede nuovi statuti all’ordine, che prese il nome di Ordine Supremo della Santissima Annunziata. Inoltre fece inserire nel vano formato dai tre nodi un medaglione con l’immagine dell’Annunziata. Il numero di cavalieri venne aumentato a venti.

I primi statuti dell’ordine, quelli dati da Amedeo VI, sono andati perduti. Quelli tramandati fino ad oggi sono gli statuti modificati da Amedeo VIII di Savoia nel 1429.

In seguito, Emanuele Filiberto Testa di Ferro aggiunse che l’ammissione all’ordine era subordinata alla dimostrazione di quattro quarti della propria nobiltà da almeno cinque generazioni. Vittorio Amedeo II secolarizzò l’ordine.

Nel 1869 Vittorio Emanuele II stabilì che l’investitura all’ordine potesse avvenire anche senza origini nobili, purché per altissimi meriti resi allo stato o alla corona.

Al momento dell’investitura il nuovo cavaliere riceve due collari se è italiano (i cosiddetti "gran collare" e "piccolo collare"), oppure un collare solo se si tratta di cittadino straniero (solo il "piccolo collare").

I grandi collari sono sempre gli stessi, e gli insigniti, al momento dell’investitura, devono promettere di testamentarne per gli eredi la restituzione a Casa Savoia. Da qui si comprende, dunque, che ogni singolo gran collare abbia una propria storia ed un proprio elenco di possessori, elenco che viene annotato in un cartiglio sul coperchio della scatola del collare.

Al momento dell’investitura il nuovo insignito si sceglie il gran collare fra quelli disponibili. Il piccolo collare, invece, non doveva essere restituito e restava come dono alla famiglia del cavaliere.

Gli insigniti sono esentati dal pagamento di tasse e imposte, sono "cugini del re" (al quale possono dare del "tu"), hanno il titolo di "eccellenza", la precedenza protocollare davanti a tutte le cariche dello stato, il diritto agli onori militari e diventano ipso facto gran croci dell’Ordine della Corona d’Italia e dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Contrariamente agli altri ordini sabaudi (Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Ordine della Corona d’Italia ed Ordine Civile di Savoia), le cui candidature vengono proposte e vagliate da commissioni, per il Collare dell’Annunziata il conferimento è a totale discrezione del Capo della Casa.

(Fonte Wikipedia)

Scheda inserita il 08-04-2012 da CesareHome Page

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