E’ nato a Roma nel 1926, dove vive, in via Trionfale 5885 con la moglie e tre figli.
Ha studiato medaglistica col Prof. Pietro Giampaoli alla "Scuola d’Arte della Medaglia - Giuseppe Romagnoli -" presso la Zecca dello Stato, risultando uno dei migliori allievi. Ha esposto a tutte le manifestazioni nazionali ed internazionali.
Suoi lavori figurano in collezioni pubbliche e private, nei principali paesi del mondo.
Oltre alla moneta e alla medaglia fusa e coniata, si dedica alla vetrata, al mosaico, alla ceramica, al bronzetto.
Veroi si presenta nella monetazione italiana per immortalare il rovescio della moneta più bella della Repubblica Italiana: argentea lire 500 "Caravelle" del 1958.
Riconoscendo di non essere sufficientemente preparato per poter convenientemente presentare il profilo dell’artista Veroi, rubò una frase di Velia Johnson, esperta medaglista, la quale dice:
"Guido Veroi ha un posto di primo piano nella storia della moneta e della medaglia moderna: l’unità dello stile, la forza di un modellatore nervoso, gli effetti secchi del cesello, l’eleganza impeccabile della composizione, un gusto personalissimo e raffinato, sono le sue più importanti caratteristiche".
Io l’ho apprezzato da quando ho osservato la moneta argentea da lire 500, da lui modellata in occasione del "Centenario dell’Unità d’Italia": Ho notato un’Italia che aveva deposto finalmente l’elmo, che non faceva più sfoggio di simboli militareschi, ma che protendeva in avanti, come in una offerta sublime, un ramoscello d’ulivo.
Muore a Roma all’età di 87 anni, il 16 Gennaio 2013.