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Lenin

Lenin (pseudonimo di Vladimir Ilyich Ulyanov) era nato nel 1870 a Simbirsk (oggi Ulyanovks) è stato l’ideatore ed il principale protagonista della Rivoluzione d’Ottobre che portò alla fondazione dello stato sovietico, di cui divenne il primo capo di governo.
Di famiglia piccolo-borghese fu profondamente influenzato dall’educazione ricevuta; il padre era un intellettuale progressista; Lenin rimasse scioccato quando nel 1887 suo fratello Aleksander fu giustiziato per ordine dello Zar Alessandro III dopo un tentato attentato contro la sua persona.

Venne espulso al suo primo anno di studi dall’Università di Kazan in seguito ad un tumulto, ma intanto aveva preso conoscenza dell’opera di Plechanov e del suo primo gruppo marxista russo dell’Emancipazione del lavoro.

Nel 1893 si trasferì a Pietroburgo, dove iniziò un’intensa attività di propaganda presso gli operai alla guida dei primi possenti scioperi economici
Fra il 1891 e il 1892 maturò la rottura con il populismo, abbandonando la strada che andava genericamente verso il popolo, facendo leva su gesti terroristici di intellettuali isolati, e fece la sua scelta rivoluzionaria intesa a saldare il marxismo con la forza emergente e decisiva: gli operai.

Arrestato e deportato in Siberia, si sposò. Tornato dalla deportazione concepì il progetto di un grande giornale marxista per tutta la Russia e si accordò con il gruppo di Plechanov per la redazione e la stampa in Russia. Lenin insisteva a sostenere che il capitalismo fosse in pieno sviluppo in Russia.

Esisteva dunque in Russia un esercito di sfruttati e quindi un potenziale rivoluzionario. Quando nel 1916 Lenin scrisse "l’Imperialismo, fase suprema del capitalismo", la parabola dell’involuzione monopolistica del capitalismo si era compiuta: la guerra interimperialistica era in atto e con essa si avvicinava anche la rivoluzione socialista: proprio in Russia in quanto l’"anello più debole" della catena dell’imperialismo, là dove esso faceva sentire nel modo più drammatico la sua oppressione, provocando fame e morte.

In politica esaltava la concezione centralistica del partito, la dittatura del proletariato. Lo strumento della classe operaia per la rivoluzione doveva essere il partito, ma un partito di tipo particolare, legato alla situazione estremamente repressiva in cui il movimento operaio doveva agire in Russia.

Occorreva mettere sempre al primo posto la lotta per il socialismo e innanzitutto per l’abbattimento dello zarismo. Il vecchio Plechanov abbandonò Lenin.
Questi ribadì con inflessibilità le sue tesi sul centralismo. Si giunse così in Russia alla formazione di due partiti socialisti: uno menscevico e uno bolscevico, quello di Lenin, che poneva tra i suoi scopi la rivoluzione e agiva mediante un rigoroso centralismo. Nei fatti, che seguirono la rivoluzione di febbraio del 1917 in Russia, il partito bolscevico dimostrò di essere l’unica forza organizzata all’interno della confusione generale che regnava nel Paese.

Lenin seppe costruirsi un notevole seguito con parole d’ordine molto incisive e di sicura presa fra le masse: "Tutto il potere ai Soviet", "La terra ai contadini", "Pace subito", mentre il Paese era sconvolto dalla Prima Guerra Mondiale, nella quale lo zar aveva precipitato la Russia. Nell’ottobre del 1917 i bolscevichi, guidati da Lenin, presero il potere, destituendo il governo riformista in carica.

Seguirono anni di violenta guerra civile tra "bianchi" e "rossi". Fu l’epoca del "comunismo di guerra", la rigida applicazione di un comunismo di sussistenza e sopravvivenza.

Vinta la guerra civile, Lenin si impegnò nella creazione del primo Stato proletario al mondo, una sorta di realizzazione dell’ideale politico comunista.
Nel 1921 lanciò la Nuova Politica Economica, una sorta di liberalizzazione economica del regime sovietico. Nel frattempo comunque il Partito Comunista, denominazione assunta dai bolscevichi, si insediò saldamente al potere, costituendo una ferrea dittatura, che tolse ogni spazio alle proposte politiche alternative.

Nel 1924 Lenin morì a Gorkij, lasciando dietro di sé aperta la lotta per la leadership nel partito e nel governo.
Subito dopo la morte, il 23 gennaio, la salma fu trasferita in una Mosca gelida, dove ricevette l’ultimo saluto da un immensa folla.

Il 26 gennaio fu celebrata una cerimonia nel grande teatro di Mosca e all’uscita, mentre il feretro percorreva la Piazza Rossa, l’immensa folla accorsa intonò l’Internazionale. In tutta la Russia le attività cessarono, Pietrogrado prese il nome di Leningrado e la città natale Simbirsk prese il nome Ulyanovks, nome che mantiene ancora oggi.

All’inizio si pensò di congelare il corpo, ma il rapido deteriorarsi nell’attesa che venisse costruita un’apposita camera refrigerata ne rese necessaria l’imbalsamazione.

Il cervello di Lenin fu asportato e conservato in formaldeide. Nel 1926 Stalin fece costruire a Mosca, l’Istituto del Cervello di Lenin con lo scopo dichiarato di analizzarne le componenti, per individuare la localizzazione del "genio rivoluzionario", il cervello fu sezionato in centinaia di lamelle semitrasparenti da mettere sui vetrini.

Il corpo imbalsamato ancora oggi “riposa” nel mausoleo a lui dedicato sulla Piazza Rossa.

Correva l’anno 1970: Prende forma quella che verrà chiamata dottrina Brežnev o "dottrina della sovranità limitata". Breznev dichiara che l’Unione Sovietica è lo stato guida del comunismo e che ha il diritto di intervenire, anche militarmente, negli affari interni dei paesi alleati. Si giustificò così, l’intervento in Cecoslovacchia dell’URSS nel 1968, che mise fine alla primavera di Praga.

Nel 1968 viene inaugurato il primo volo di linea commerciale Mosca-New York, servito da PanAm e Aeroflot.

3 Febbraio: si svolge nell’antica Università di Lomonossov (MGU) la conferenza internazionale in onore del Centennale Glorioso, iniziano così le celebrazioni in pompa magna in tutta l’URSS.

In occasione del centenario, viene donato dall’ambasciata sovietica al comune di Cavriago (RE) un busto di Lenin. Lenin lodò al Comitato Centrale dei Soviet nel 1919 questa piccola località italiana nella quale gli operai si erano distinti per la volontà di prendere come esempio la rivoluzione d’ottobre. Lenin è ancor oggi sindaco onorario della città di Cavriago ed il suo busto è ancora presente in Piazza Lenin.

Marzo 1970: Inizia il primo negoziato tra USA e URSS per il disarmo nucleare, denominato SALT1 (Strategic Arms Limitation Talks). L’URSS dichiara di possedere 11.643 testate nucleari contro le 26.431 dichiarate dagli USA. Le cifre spaventano il mondo intero.

12 Agosto: Breznev firma il Trattato di Mosca, patto di non aggressione con la Germania Ovest di Willy Brandt, il quale riconosce ufficialmente la Germania Est, si inaugura la Ost Politik tedesca.

Alexander Solzhenitsyn simbolo della dissidenza vince il Premio Nobel per la letteratura

Scheda inserita il 06-04-2012 da CesareHome Page

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